Il Blog vuole promuovere e diffondere il Counseling , in particolare l'Approccio Pluralistico Integrato dell'ASPIC e condividere spazi di approfondimento su temi psicologici, con l'obiettivo di ottimizzare le energie dei visitatori e condurli al benessere psicofisico .
Cibo e Psiche
La nostra società è dominata dal mito della bellezza che si identifica molto spesso con la magrezza e ciò scatena generalmente un atteggiamento
psicologico molto pericoloso:l'eccessiva valutazione del proprio peso, della forma corporea che portano ad esercitare un controllo molto ferreo
sull'alimentazione.
Le abitudini alimentari per il soggetto si trasformano in modo repentino e sembrano avere come unico obiettivo, quello di fornire risposta al
desiderio di dimagrire in fretta.In Italia dal 15% al 35% della popolazione femminile , per lo più giovani, cerca di adeguarsi ai modelli
proposti dai media e questo succede, causando un vertiginoso aumento dei disturbi del comportamento alimentare: bulimia, anoressia.
Cambiano anche massicciamente i comportamenti delle donne , finalizzati sempre alla perdita di peso: esse frequentano in maniera compulsiva
palestre, sottoponendosi a volte, a sforzi fisici inverosimili; acquistano alimenti a basso contenuto calorico;seguono diete ferree,
fanno un uso improprio di diuretici e lassativi sempre per avere un corpo snello e tonico. Assegnare una importanza eccessiva alla forma
corporea e alla valutazione del peso significa che la persona assegna valore a se stessa, in modo disfunzionale, solo ed esclusivamente sulla
base del proprio peso e della forma del suo corpo. Ciò significa che la focalizzazione esclusiva su questa area marginalizza altre aree della
personalità, restrigendo gli interessi dell'individuo e limitandolo fortemente in altri ambiti, come le relazioni interpersonali,il lavoro
o la scuola,lo sport ecc. Quasi sempre la dieta ferrea, a cui si sottopongono le persone che vogliono perdere peso,grazie anche ai rinforzi
positivi o negativi che esse percepiscono, dovuti alla perdita di peso,mantiene attivata la psicopatologia centrale che si è innescata.
Inoltre compaiono come conseguenza di essa, grandi abbuffate che mantengono il disturbo e le preoccupazioni del soggetto sul peso, forma
corporea e controllo alimentare. Un altro importante fattore che mantiene le abbuffate è costituito dagli eventi e le emozioni ad essi
associati e le abbuffate o anche il vomito autoindotto vengono usati nel momento in cui gli intensi vissuti emotivi non sono gestibili e
risultano intollerabili.
In sostanza, a livello di prevenzione primaria, per evitare che si possano innescare disturbi alimentari difficilmente trattabili è importante
far leva sull'autostima e l'immagine di sè del soggetto,lavorare per equilibrare il rapporto con il cibo e con il peso, per migliorare la
gestione delle emozioni,ed infine per un'equilibrata relazione interpersonale con i pari e con i familiari. In tal modo si può operare,
inizialmente attraverso il Counseling Motivazionale, per la promozione del benessere del soggetto, fornendo l'opportunità di esplorare la
sua "bilancia decisionale"e favorire il Cambiamento.
Iscriviti a:
Post (Atom)
1 commento:
Le ragazze o anche le donne con problemi di peso, fanno fatica a modificare il proprio rapporto con il cibo, soprattutto perchè sul piano emozionale hanno difficoltà a gestire le emozioni negative .
Per questo , secondo me, bisogna prenderle per mano e, guidarle dolcemente verso il cambiamento.
Posta un commento