martedì 18 agosto 2015

Il desiderio





Il desiderio è motore e carburante dell'esistenza. E' bello vivere il desiderio ; esso è lo stato interiore di euforia per eccellenza, l'unico in grado di dare energia e seminare l'esistenza propria e altrui di occasioni uniche.
Esiste un legame tra desidero e motivazione : non vi può essere desiderio senza una forte motivazione e un forte impegno che sostenga e spinga ognuno ad attualizzare e attuare ciò che desidera. Senza questa spinta propulsiva, il desiderio rimane un atto di autocontemplazione di ciò che si vorrebbe , un ripiegarsi su di sè che non garantisce alcuna crescita e realizzazione; dunque quanto maggiore è la consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, maggiore sarà la presa di coscienza di ciò che realmente desideriamo.


Nella vita di coppia già dalla prima fase dell'innamoramento, il desiderio si manifesta come un riverbero del passato e colma una mancanza inespressa, presente nella memoria inconscia.
L'alchimia del desiderio e dell'attrazione prende forma attraverso il mistero della seduzione e la magia di Cupido (E. Giusti,2009). L'intensa tempesta magnetica prodotta dal desiderio consente un ritrovamento parziale del primo oggetto d'amore : La potenza di eros domina sul cuore con la brama di avere e possedere la persona desiderata.
Quindi il desiderio consentendo l'innamoramento, assume una funzione riparativa di risanamento di un'antica parte perduta.

Lo slancio vitale che il desiderio produce ci inebria di vitalità euforica ed è la base di tutte le passioni. I desideri ci danno la libertà di sognare e il potere di trasformare i nostri sogni in realtà . 
L'arte del desiderio ci inonda il cervello di dopamina con la voglia di agire, fare, creare, scoprire, sapere di più, amare, fare l'amore. La memoria fusionale della nostra infanzia che esalta il piacere di essere una cosa sola, come nel grembo materno, favorisce il nostro tendere verso l' altro/a e ci sospinge ad un'attività di immaginazione e fantasia creativa. L'incontro è complementare : lui/lei rappresenta ciò che mi mancava ,praticamente mi fa attivare e insieme desideriamo " l'idea che abbiamo dell'altro" 
Il desiderio ,tuttavia, può essere travolgente con tonalità intense ,alternato da istanti magici e forti sensazioni di mancanza , durante le quali le attese divengono intollerabili se si intensifica l'assenza dell'altro.Quando il desiderio risulta dominante e viscerale diventa una spinta globale e travolgente: pensiero, immagini, emozioni, pulsioni e comportamento si amplificano quando un impedimento ne preclude la soddisfazione.
Ci si può "perdere " nel desiderio, sia con il fine della mera contemplazione dell'altro, sia con il fine del possesso, e ciò può determinare sensazioni dolorose o piacevoli : dolore per la mancanza dell'oggetto desiderato,piacere per la rievocazione di un'esperienza passata che ancora agisce nel presente.

Assumersi la responsabilità dei propri desideri è presupposto fondamentale per individuarli e riconoscerli come autenticamente propri : e questo è il punto di arrivo e insieme il punto di partenza per vivere il desiderio in ogni sua dimensione , e aprire le porte alla creatività e alla fantasia, indispensabili fonti di alimentazione di esso.E' utile rendere esplicito il desiderio, la risposta dell'altro e la risposta del Sè.
 Per individuare i propri desideri la strada più idonea è quella di mettere in comunicazione tra loro parti della personalità in grado di aprire i canali che alimentano un dialogo interno, piuttosto che obbedire alla logica della compiacenza, del senso di colpa, della paura e della disistima di sè.


tratto da:

E. Giusti - Ornella Mariani- Marco Salerno   "Terapia del desiderio " Edizioni SOVERA MULTIMEDIA  Roma, 2011

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