giovedì 13 agosto 2015

La vergogna : un sentimento di timore verso l'alterità.



La vergogna : sentirsi esposti e privi di valore.

La vergogna è uno stato emotivo che produce nella persona timore di  alcune situazioni o esperienze particolari ed è legata alla interiorizzazione di vissuti passati, in cui si è subito scherno o reazioni di disgusto o disprezzo da parte di altri significativi. Di conseguenza questo sentimento che riguarda in particolare il proprio valore come persona, nasce a livello intrapsichico, ossia è rivolto al Sé e induce al ritiro per evitare che i “presunti “difetti personali vengano scoperti dagli altri . Dunque parti di sé vengono disconosciute e secondo alcune ricerche questa emozione viene definita “emozione dell’autoconsapevolezza” (Lewis,1992;Tangney,Fisher,1995) proprio perché strettamente collegata al nostro Sé più profondo ; ma anche “emozione sociale” perché in questa emozione il nostro sé profondo incontra l’Altro ed essa esiste proprio in virtù dell’Altro.
Secondo Hebbel “ la vergogna segna il confine tra ciò che si è e ciò che si vorrebbe essere e rappresenta un’occasione di ritrovare l’autenticità di sé” Paradossalmente la vergogna ci riporta a noi stessi, alla nostra identità e assume diverse sfumature; essa è una forma di disorientamento, sbigottimento misto a imbarazzo e rabbia verso se stessi , che ci rivela quella  parte di noi che emerge in alcune situazioni particolari. Gli stimoli della vergogna risiedono nel giudizio negativo degli altri e in una sensibilità verso di essi. Si può verificare secondo Battacchi(2002) che ci siano relazioni asimmetriche in cui il potere è distribuito in modo  disuguale e si genera vergogna per diverse situazioni:
ü  Si vorrebbe avere potere sugli altri ed essere guardati con occhi meravigliati, ma non si riesce;
ü  Si vorrebbe essere accettati da coloro che hanno potere ma si è esclusi;
ü  Ci si vorrebbe sottrarre al potere degli altri invece si è  assoggettati;
ü  Si sente il bisogno di sviluppare il pudore che protegge il nostro Sé.
La vergogna provoca dei cambiamenti evidenti a livello fisiologico: può procurare l’arrossire del volto, per l’affluenza di sangue ai capillari, che dimostra che la persona sta vivendo un momento di imbarazzo a tutti coloro che le sono di fronte; inoltre vi sono altri segnali significativi che la espongono agli altri : il tono di voce che si abbassa, l’evitamento dello sguardo altrui , l’isolamento, lo scarso movimento, se non l’impaccio. Chi si vergogna all’improvviso è come se non sentisse niente, non vedesse niente e non osservasse , paralizzandosi completamente per la intensa paura che sente: paura di sbagliare, di non essere all’altezza, di essere scoperto. La paura può essere percepita come un’oppressione interna accompagnata dalla sensazione di soffocare e dal desiderio di fuga.

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